L’entusiasmo, la costanza e la buona volontà di due anni di attività ebbero il loro effetto. Padre Garzoni decise di mettere a disposizione le due campate di portico attigue all’edifico delle scuole parrochiali di via San Carlo. I lavori di adattamento furono seguiti dagli stessi ragazzi, dai genitori e da molti volenterosi trasformati in muratori, imbianchini, falegnami e fabbri. L’opera appariva compiuta, accogliente, luminosa per la seconda domenica di dicembre dell’anno 1950.
L’iniziativa andava suscitando entusiasmo ed una vasta partecipazione di ragazzi e giovani anche dei paesi vicini. Ben presto alla sezione agonistica si aggiunsero quelle di educazione fisica e di preparazione allo sport per adulti, la correttiva e nell’anno 1969 la sezione femminile.
Alla ristrettezza degli ambienti ed ai disagi di dover montare e rimontare parallele, travi, sbarra e quant’altro necessario per le varie sedute di allenamento si sopperiva con la volontà e la passione degli atleti, istruttori e dirigenti. La situazione divenne più disagiata quando la società dovette lasciare la palestra di via San Carlo ed andare migrando in quelle annesse ai plessi scolastici comunali.